«acrobata (s.m.) è chi cammina tutto in punta (di piedi):» – Edoardo Sanguineti

Foto di Izis Bidermanas

1.

 acrobata (s.m.) è chi cammina tutto in punta (di piedi): (tale, almeno,
è per l’etimo): poi procede, però, naturalmente, tutto in punta di dita, anche,
di mani (e in punta di forchetta): e sopra la sua testa: (e sopra i chiodi,
fachireggiando e funamboleggiando): (e sopra i fili tesi tra due case, per le strade
e le piazze: dentro un trapezio, in un circo, in un cerchio, sopra un cielo):
volteggia su due canne, flessibilmente, infilzate in due bicchieri,
in due scarpe, in due guanti: (dentro il fumo, nell’aria): pneumatico e somatico, dentro il vuoto
pneumatico: (dentro pneumatici plastici, dentro botti e bottiglie): e salta                                                                                                                  [mortalmente:
e mortalmente (e moralmente) ruota:
                                                             (così mi ruoto e salto, io nel tuo cuore):

Edoardo Sanguineti

da “Corollario” (1992-1996), in “Edoardo Sanguineti, Il gatto lupesco”, Poesie 1982 – 2001, Feltrinelli, 2010

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