
Mario Dondero, Anicée Alvina, Parigi, 1968
6.
se mi stacco da te, mi strappo tutto:
ma il mio meglio (o il mio peggio)
ti rimane attaccato, appiccicoso, come un miele, una colla, un olio denso:
ritorno in me, quando ritorno in te: (e mi ritrovo i pollici e i polmoni):
tra poco atterro a Madrid:
(in coda qui all’aereo, selezionati miei connazionali
gente d’affari, dicono numeri e numeri, mentre bevono e fumano, eccitati,
agitatamente ridendo):
vivo ancora per te, se vivo ancora:
Edoardo Sanguineti
da “Corollario” (1992-1996), in “Edoardo Sanguineti, Il gatto lupesco”, Poesie 1982 – 2001, Feltrinelli, 2010