Io non lo so con certezza – Jaime Sabines

Montserrat Gudiol, El Beso, 1974

 

Io non lo so con certezza, però immagino
che una donna e un uomo
un giorno si amano,
rimangono soli poco a poco,
qualcosa nel loro cuore gli dice che sono soli,
soli sulla terra si penetrano,
si uccidono l’un l’altro.

Tutto accade in silenzio. Come
si fa luce dentro l’occhio.
L’amore unisce corpi.
In silenzio vanno riempiendosi l’un l’altro.

Un giorno qualunque si svegliano, sopra altre braccia;
pensano allora che è tutto chiaro.
Si vedono nudi e sanno tutto.

(Io non lo so con certezza. Lo immagino.)

Jaime Sabines

(Traduzione di Marco Nifantani)

dalla rivista “Poesia”, Anno XII, Gennaio 1999, N. 124, Crocetti Editore

***

Yo no lo sé de cierto…

Yo no lo sé de cierto, pero supongo
que una mujer y un hombre
un día se quieren,
se van quedando solos poco a poco,
algo en su corazón les dice que están solos,
solos sobre la tierra se penetran,
se van matando el uno al otro.

Todo se hace en silencio. Como
se hace la luz dentro del ojo.
El amor une cuerpos.
En silencio se van llenando el uno al otro.

Cualquier día despiertan, sobre brazos;
piensan entonces que lo saben todo.
Se ven desnudos y lo saben todo.

(Yo no lo sé de cierto. Lo supongo.)

Jaime Sabines

da “Antología poética”, Fondo de Cultura Economica, Chile, 1994

«Mi sono data a lui – e» – Emily Dickinson

Arnold Genthe, Julia Marlowe, c.1911

580

Mi sono data a lui – e
lui mi sono presa per compenso.
Ho così chiuso
il solenne contratto d’una vita.

Ma l’acquisto potrebbe deludere
ed io alla prova potrei risultare
meno preziosa
di quanto supponga il grande compratore.

L’amore di ogni giorno
svaluta la visione;
ma finché il mercante è sull’acquisto
stanno ancora in un’isola d’aromi
i carichi squisiti della favola.

Almeno, il rischio è reciproco,
qualcuno vi scoprì pure un guadagno –
dolce peso del vivere – trovarsi
debitore ogni notte
ed insolvente ad ogni mezzodì.

Emily Dickinson

(Traduzione di Gabriella Sobrino)

c. 1862

da “Emily Dickinson, Poesie”, Newton Compton, Roma, 1987

∗∗∗

580

I gave myself to Him –
And took Himself, for Pay,
The solemn contract of a Life
Was ratified, this way –

The Wealth might disappoint –
Myself a poorer prove
Than this great Purchaser suspect,
The Daily Own – of Love

Depreciate the Vision –
But till the Merchant buy –
Still Fable – in the Isles of Spice –
The subtle Cargoes – lie –

At least – ’tis Mutual – Risk –
Some – found it – Mutual Gain –
Sweet Debt of Life – Each Night to owe –
Insolvent – every Noon –

Emily Dickinson

da “Poems”, a cura di Mabel Loomis Todd e Thomas W. Higginson, Boston, Robert Brothers, 1891

«per caso mentre tu dormi» – Antonio Porta

Foto di Anka Zhuravleva

 

per caso mentre tu dormi
per un involontario movimento delle dita
ti faccio il solletico e tu ridi
ridi senza svegliarti
così soddisfatta del tuo corpo ridi
approvi la vita anche nel sonno
come quel giorno che mi hai detto:
lasciami dormire, devo finire un sogno

Antonio Porta

20.8.1981

da “Come può un poeta essere amato?” (Diario ’81-’82), in “Invasioni”, “Lo Specchio” Mondadori, 1984

Dopo la sconfitta – Ghiannis Ritsos

Ghiannis Ritsos

 

Dopo la disfatta degli ateniesi a Egospòtami, e un po’ più tardi
dopo la nostra ultima sconfitta, – finite le nostre libere
discussioni, finiti anche gli splendori di Pericle,
il fiorire delle Arti, i Ginnasi e i simposî dei sapienti. Ora
c’è un pesante silenzio nell’Agorà e mestizia, e l’impunità dei Trenta Tiranni.
Tutto (anche ciò ch’è più nostro) avviene in contumacia, senza la minima
possibilità di un ricorso, d’una difesa o apologia,
d’una sia pur formale protesta. Le nostre carte e i nostri libri al rogo;
l’onore della patria nel pattume. E se avvenisse mai che ci consentissero
di chiamare a testimoniare un vecchio amico, non accetterebbe, per timore
di patire anche lui la nostra sorte – e a ragione, il tapino. Perciò
stiamo bene qui – forse potremo perfino stabilire un nuovo contatto con la natura
guardando dietro il filo spinato uno scorcio di mare, le pietre, le erbe,
o una nube al tramonto, profonda, violetta, emozionata. E forse
un giorno si troverà un nuovo Cimone, guidato in segreto dalla stessa aquila, che scavi fino a scoprire la punta di ferro della nostra lancia,
arrugginita, consunta anch’essa, e la porti solennemente in processione funebre o trionfale, con musiche e corone, ad Atene.

Ghiannis Ritsos

21 marzo 1968

(Traduzione di Nicola Crocetti)

da “Pietre Ripetizioni Sbarre”, Crocetti Editore, 2004

La tua luce – Giuseppe Ungaretti

Jeanloup Sieff, Kumiko Goto from “I Had A Dream”, 1995

 

Scompare a poco a poco, amore, il sole
Ora che sopraggiunge lunga sera.

Con uguale lentezza dello strazio
Farsi lontana vidi la tua luce
Per un non breve nostro separarci.

Giuseppe Ungaretti

da “Dialogo” (1966 – 1968), in “Vita d’un uomo. Tutte le poesie”, “I Meridiani” Mondadori, 2009