
Lars Gustafsson, foto di Renate von Mangoldt
In alcuni mondi si è confermata
la congettura di Riemann sui numeri primi
In alcuni mondi sono strappate
ad antichissimi funghi confessioni sommarie
In qualche mondo il buio piú profondo è illuminato
da meravigliose pietre parlanti
In parecchi mondi l’estate dura
un secolo, e quelli che hanno la sfortuna
di nascere nei secoli invernali
trascorrono la vita dormendo
rivoltati e rinvolti nelle pellicce
bozzoli grigio chiari
In alcuni mondi anche questa poesia
è già stata scritta e scartata
Lars Gustafsson
(Traduzione di Maria Cristina Lombardi)
da “Sulla ricchezza dei mondi abitati”, Crocetti Editore, 2010
∗∗∗
Om de bebodda världarnas rikedom
I några världar har man bekräftat
Riemanns förmodan om primtalen
I några världar avtvingar man
uråldriga svampar utdragna bekännelser
I någon värld är det djupa mörkret
genomlyst av underbara talande stenar
I rätt inånga världar varar sommaren
ett århundrade, och de som har oturen
att födas i vintems sekler
tillbringar livet sovande
upphängda i på insidan pälsklädda
ljusgrå kokonger
I några våddar bar även denna dikt
redan skrivits och förkastats
Lars Gustafsson
da “Om begagnandet av elden”, 2010
A volte danno fastidio anche vecchi commenti,ancora visibili,per caso,ed ovviamente dimenticati da chi li ha scritti!
Così non è mai troppo tardi per rimuoverli ed è giusto,dato che quelli confacenti al mondo in cui si vive,sono i “sublime! bellissima! Molto!Mi trovo!” e così via…
Eppure ci sarebbe ben altro da rimuovere,ben altro di cui vergognarsi,guardandosi allo specchio e riconoscendo cosa si è fatto contro qualcuno, persino cosa ancora si fa,come un ladro.
E senza mai chiedere scusa.
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