Frammenti per dominare il silenzio – Alejandra Pizarnik

I

      Le forze del linguaggio sono le dame solitarie, desolate, che cantano per mezzo della mia voce che ascolto in lontananza. E lontano, sulla nera sabbia, giace una bambina densa di musica ancestrale. Dove la vera morte? Ho voluto illuminarmi alla luce della mia mancanza di luce. I rami muoiono nella memoria. Colei che giace si annida in me con la sua maschera di lupa. Colei che non ce la fece più a resistere e implorò le fiamme e ardemmo.

II

     Quando alla casa del linguaggio viene fatto esplodere il tetto e le parole non trovano riparo, io parlo.

     Le dame rossovestite si smarrirono dentro le loro maschere pure se torneranno per singhiozzare tra i fiori.

     Non è muta la morte. Ascolto il canto degli affranti che sigilla gli squarci del silenzio. Ascolto il tuo dolcissimo pianto che fa sbocciare il mio grigio silenzio.

III

     La morte ha restituito al silenzio il suo prestigio ammaliante. E io non dirò la mia poesia e io devo dirla. Anche se la poesia (qui, ora) non ha senso, è priva di destino.

Alejandra Pizarnik

(Traduzione di Roberta Buffi)

da “Estrazione della pietra di follia, 1968”, in “Alejandra Pizarnik, Poesia completa”, Lietocolle, 2018

∗∗∗

FRAGMENTOS PARA DOMINAR EL SILENCIO
I

     Las fuerzas del lenguaje son las damas solitarias, desoladas, que cantan a través de mi voz que escucho a lo lejos. Y lejos, en la negra arena, yace una niña densa de música ancestral. ¿Dónde la verdadera muerte? He querido iluminarme a la luz de mi falta de luz. Los ramos se mueren en la memoria. La yacente anida en mí con su máscara de loba. La que no pudo más e imploró llamas y ardimos.

II

     Cuando a la casa del lenguaje se le vuela el tejado y las palabras no guarecen, yo hablo.
 
     Las damas de rojo se extraviaron dentro de sus máscaras aunque regresarán para sollozar entre flores.
 
     No es muda la muerte. Escucho el canto de los enlutados sellar las hendiduras del silencio. Escucho tu dulcísimo llanto florecer mi silencio gris.

III 

     La muerte ha restituido al silencio su prestigio hechizante. Y yo no diré mi poema y yo he de decirlo. Aun si el poema (aquí, ahora) no tiene sentido, no tiene destino.

Alejandra Pizarnik

da “Extraccion de la piedra de locura”, 1968, in “Alejandra Pizarnik, Poesia completa”, Barcelona: Lumen, 2001 

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