
Frances Mortimer, Reflection, Paris, 1950s
Hai mostrato come si può essere felici
con il sorriso innocente sulle labbra
e come il dolore si schiude puro
nel silenzio dell’anima
o si estingue facendosi musica.
Sei fuggita nel tuo sogno
e dalla stanza buia dove un’ombra
vaga tra le mura deserte
apre e chiude nel vuoto cassetti e armadi
si guarda disadorna le mani.
E ancora allo specchio
dimenticato al muro una luce tenue
conserva la tua immagine
traccia le note della sua armonia.
Gli alberi intorno
mossi dal vento ascoltano e fremono
ad ogni nota che dimora nell’aria
quasi un turbamento
un preludio dopo il senso di vuoto.
Cosa ne farai di questo ricordo?
La vetrata ampia della stanza specchia
il riflesso degli alberi scossi dal vento.
È il verde opaco di una giornata di pioggia
che ti dice: vedi io resisto
e sembra aggiungere “Non avrà mai fine”
nella musica la tua anima.
Marcello Comitini
da “Donne sole”, Edizioni Caffè Tergeste, 2020