
Robert Hutinski from the series The Mirror
La mia anima è un giunco
sottomesso al vento aspro della tua voce
che risuona imperiosa tra le pareti rosse.
Nella penombra d’immensi specchi
la riconosce bene tra una parola e l’altra
la memoria del mio sangue.
Temo i tuoi occhi lucidi come la notte
come i sassi nelle acque fredde del fiume.
Legata al mio dolore imbavagliata e cieca
sono una rosa che sanguina
un controcanto al tuo piacere
una colomba amata dagli artigli di un’aquila.
Non mi spiegare il tuo amore: gli ubbidisco e basta.
Mi frusti con il tuo sorriso mi laceri la pelle
mi trafiggi con le lame del tuo sadismo
mi crocifiggi con l’orgasmo della tua autorità.
Sei la legge che previene il mio volere
lo piega a inesorabili sì che mi fanno sprofondare
verso l’incanto dell’abbandono.
Tra brividi di terrore sento
nel mio corpo fremere la voglia di urlare
dal profondo del mio nulla
che ti amerò per tutto il tempo
che mi lascerai libera d’amarti.
Marcello Comitini
da “Donne sole”, Edizioni Caffè Tergeste, 2020