«in un punto ci sono due magnolie giganti» – Antonio Porta

 

in un punto ci sono due magnolie giganti
e sotto l’erba folta contro tutte le leggi conosciute
noto nello stesso istante una folata di vento
che attraversa il piccolo giardino
lambisce i bordi dei tennis lucenti
nel gelo dell’aria sospinge la vita di continuo
e intreccia i semi tra loro, li annoda alla terra
Io sono come una vela piena ma
questa notte al cadere improvviso del vento
mi preparo a cadere tra le braccia immobili dell’alba

Antonio Porta

27.8.1981

da “Come può un poeta essere amato?”, Diario ’81-’82, in “Invasioni”, “Lo Specchio” Mondadori, 1984

«Telefoni dall’autostrada domenica mattina» – Antonio Porta

Gérard Laurenceau, dalla serie A Langueur De Rues

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Telefoni dall’autostrada domenica mattina
per dirmi degli sprazzi di luce
la pioggia battente e passaggi rapidi
di nuvole cariche di blu poi ancora
sprazzi di luce e gli alberi s’infiammano
di nuovo scrosci di pioggia primoautunno
attraversano l’Italia Centrale
ma tu passi tra i bagliori dei temporali
e mi telefoni per dirlo: «non c’è
traffico, l’autostrada è quasi deserta,
sto arrivando non ci sono più ostacoli».

Antonio Porta

19.10.1986

da “Yellow”, “Lo Specchio” Mondadori, 2002

«per caso mentre tu dormi» – Antonio Porta

Foto di Anka Zhuravleva

 

per caso mentre tu dormi
per un involontario movimento delle dita
ti faccio il solletico e tu ridi
ridi senza svegliarti
così soddisfatta del tuo corpo ridi
approvi la vita anche nel sonno
come quel giorno che mi hai detto:
lasciami dormire, devo finire un sogno

Antonio Porta

20.8.1981

da “Come può un poeta essere amato?” (Diario ’81-’82), in “Invasioni”, “Lo Specchio” Mondadori, 1984

«Buio contro buio» – Antonio Porta

Foto di Rui Veiga

 

Buio contro buio
la scrittura come un lume lontano
o invece si apre al presente
e respiro di nuovo
e ho voglia di anticanto
poesia dell’antimateria.

Antonio Porta

Nuovo diario, 1986

da “Yellow”, “Lo Specchio” Mondadori, 2002

«lo specchio che hai fissato sul petto» – Antonio Porta

Lucio Fontana, Concetto spaziale. Le attese, 1959

 

lo specchio che hai fissato sul petto
è il segnale di un patto profondo
tu mi guardi mentre io ti guardo dentro
e se ti guardo dentro mi vedo

Antonio Porta

22.8.1981

da “Come può un poeta essere amato?”, Diario ’81-’82, in “Invasioni”, “Lo Specchio” Mondadori, 1984