
Caspar David Friedrich, Un uomo e una donna davanti alla luna, 1819, Dresda, Gemäldegalerie
Da quali nascosti
solchi della mente
saliranno le mie parole
se non ho avventure
da narrare
se ho vissuto solo
nel silenzio
se l’amore mi ha lasciato
tanto
ancora da sperare.
Parlerò alla luna
quando nella notte bagna
il tempo dei ricordi.
E nel tramonto al sole
quando brucia le speranze.
Conservo dentro il cuore
il profumo di tanti fiori.
e tra le labbra stringo
il gelo di tante nevi.
La mia anima è un seme
nella terra del mio corpo.
Marcello Comitini
da “L’altrove della luna”, Eretica Edizioni, 2023

Presentazione
L’uomo, accecato dai bagliori delle città, stordito dalla fretta di giungere a una meta, ammutolito dai rumori e dalla molteplicità delle luci, raramente guarda in se stesso. Città, rumori e luci sono strumenti e metafore del disperdere la capacità umana del riflettere.
Ma esistono momenti in cui volgere gli occhi verso il proprio intimo diventa un imperativo per poter riprendere il cammino, per dare un senso più profondo alle proprie esperienze.
Se la molle e inafferrabile consistenza del tempo e la tenera anima soffocata dalle amarezze, o implosa di gioia, lo sollecitano a distogliere lo sguardo e pensare, l’uomo incontrerà la natura e tutto ciò che lo sovrasta o lo circonda. Ogni elemento di questa realtà rappresenterà un richiamo alla propria ricchezza interiore, un simbolo di altre immagini che sente sepolte in sé. Uccelli in volo, fugaci aerei, foglie prede del vento autunnale, nuvole in corsa verso il nulla, montagne illuminate dal sole o dalla luna.
E se il sole abbaglia, la luna attrae l’uomo come un viandante che, perduto ogni orientamento, vede una luce brillare e a questa affida la speranza di chiarire la propria condizione.
Nonostante la missione Apollo 11 dell’ormai lontano 1969 abbia segnato uno storico spartiacque per la scienza e per il modo di percepire il nostro satellite, la luna continua a rappresentare desiderio, mistero, domanda, struggimento.
La luna così diventa confidente delle gioie, delle debolezze e dei desideri dell’uomo. Fa nascere un legame profondo tra lei e l’essere umano.
È sufficiente uno sguardo interiore per ritrovare tracce di luna nei propri pensieri.
La luna illumina, in particolare sul volto degli amanti, le linee del presente e del futuro sperato. E sul volto del solitario o della donna sola, quella cicatrice d’argento che sanguina. Essa diviene per costoro impalpabile e spesso effimero legame con l’amore. O assume il ruolo di compagna silenziosa per colui o colei che sente la solitudine dell’astro come propria.
Che sorga trionfante, o splenda matrona matura del cielo, o che si distingua appena nel formicolio delle stelle o che infine tramonti malinconica, la luna possiede il fascino particolare di attrarre a sé gli sguardi anche di coloro in cui l’amore è ormai un ricordo.
Da queste riflessioni nasce il titolo della raccolta e il suo filo conduttore. L’altrove della luna è proprio il luogo, o meglio i luoghi, in cui la luna appare, anche se lontana − ma mai estranea − dal momento evocatore.
La suddivisione delle poesie in tre sezioni si assimila al ciclo della luna. A poesie che hanno come tema centrale la luna seguono altre in cui la luna è simile a un tag (o parola chiave) che riporta il pensiero a quel suo potere affascinante.
Ogni poesia infatti è un invito a trovare in se stessi i luoghi in cui la luna appare. Amore, delusioni, rimpianti, solitudine sono questi i contenitori della luna, che sia piena o solo un accenno esile come una virgola.
Marcello Comitini
[…] Il seme – Marcello Comitini […]
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Mi sembra non mi arrivino più le vostre mail di Poesia, materiale per me prezioso, di lettura e di studio. È successo qualcosa oppure ho visto male io oppure ho inavvertitamente annullato l’iscrizione? Grazie per la vostra attenzione. distinti saluti. Sergio Rossi
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Anche adesso?
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Mi è arrivato il vs messaggio ” anche adesso?” ma non le poesie. Il mio indirizzo e-mail è giusto se no noni sarebbe arrivata questa comunicazione. È come se fossi uscito dalla mailing-list. Sergio.
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Prova a registrarti di nuovo.
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