(se musica è la donna amata) – Mario Luzi

Claude Monet, Camille Monet in Japanese Costume, 1876, Museum of Fine Arts, Boston

 

Ma tu continua e perditi, mia vita,
per le rosse città dei cani afosi
convessi sopra i fiumi arsi dal vento.
Le danzatrici scuotono l’oriente
appassionato, effondono i metalli
del sole le veementi baiadere.
Un passero profondo si dispiuma
sul golfo ov’io sognai la Georgia:
dal mare (una viola trafelata
nella memoria bianca di vestigia)
un vento desolato s’appoggiava
ai tuoi vetri con una piuma grigia

e se volevi accoglierlo una bruna
solitudine offesa la tua mano
premeva nei suoi limbi odorosi
d’inattuate rose di lontano.

Mario Luzi

da “Avvento notturno”, Vallecchi, Firenze, 1940

2 commenti su “(se musica è la donna amata) – Mario Luzi

  1. Avatar di Domenico Aliperto Domenico Aliperto ha detto:

    bellissima la trasposizione del sé sul tutto

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  2. […] via (se musica è la donna amata) – Mario Luzi — Poesia in Rete […]

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