Il miele delle cinque – Natan Zach

Foto di Ralph Gibson

 

A quest’ora sembra tutto nuovo, tutto
sembra appassionato, immerso nel miele delle cinque e la notte
non ha ancora acceso le sue torce, e a New York è buio,
e sto seduto a Piazza Navona
davanti a una tazzina di caffè che si sfredda e col cuore in tumulto traccio
qualche altro geroglifico vano:
adesso nella mia terra cala la sera con ardenti
colori, mentre qui tutto è lento, tutto indugia.
E cosí fu sempre e cosí sarà, e anche questo
è già stato scritto e cancellato, come scrisse Keats.

Natan Zach

(Traduzione di Ariel Rathaus)

da “Sento cadere qualcosa”, Einaudi, Torino, 2009

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