
Tomas Tranströmer, foto di Ulla Montan
La primavera giace deserta.
Scuro come il velluto il fossato
si snoda al mio fianco
senza immagini riflesse.
Soli a splendere
sono dei fiori gialli.
Mi porta la mia ombra,
come la sua nera custodia
un violino.
La sola cosa che voglio dire
brilla fuori dalla mia portata
come l’argento
del banco dei pegni.
Tomas Tranströmer
(Traduzione di Maria Cristina Lombardi)
da “La gondola a lutto, 1996”, in “Poesia dal silenzio”, Crocetti Editore, 2011
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April och Tystnad
Våren ligger öde.
Det sammetsmörka diket
krälar vid min sida
utan spegelbilder.
Det enda som lyser
är gula blommor.
Jag bärs i min skugga
som en fjol
i sin svarta låda.
Det enda jag vill säga
glimmar utom räckhåll
som silvret
hos pandånaren.
Tomas Tranströmer
da “Sorgegondolen”, Bonnier, Stockholm 1996
bellissima la poesia, e brillante la traduzione: “soli a risplendere/sono dei fiori gialli”.
non conosco lo svedese, chissà se era nell’intento dell’autore creare quel gioco di parole
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