Pro memoria – Gesualdo Bufalino

Josef Sudek, The Last Rose

 

E non vedrò piú nessuno,
ho i pugni pieni di peste.
Addio, bivacchi di festa
accesi sotto la luna;

addio, inabili labbra
sorprese un’alba nel vento,
grandi segreti da niente
sepolti dentro la sabbia,

pupille risa disprezzi
scambiati da infame a infame,
giochi di m’ama non m’ama,
miei cuori, mia giovinezza!

Resta di tanta vacanza
solo una pozza di sole
scordata sulle lenzuola
della mia ultima stanza;

e questa rosa che il gelo
del davanzale consuma,
e se ne perde il profumo
verso un inutile cielo.

Gesualdo Bufalino

da “Annali del malanno”, in “Gesualdo Bufalino, L’amaro miele”, Einaudi, Torino, 1982

3 commenti su “Pro memoria – Gesualdo Bufalino

  1. wordinprogress ha detto:

    degno promemoria

    "Mi piace"

  2. […] via Pro memoria – Gesualdo Bufalino — Poesia in rete […]

    "Mi piace"

  3. alessiagenesis ha detto:

    Il promemoria è sempre a sé stessi, finché è un epitaffio per un tomba ancora con una sola data.Una sorta di monito che solo in apparenza indica la fine di una strada, mentre cela la volontà di ricordare, di restare , forse più che mai , lasciando persino tracce di sé nel dopo.
    A volte c è più vita in una apparente morte , che sembrerebbe quasi certa e scontata in codeste parole.In fondo , a mio umile parere, un cielo a pecorelle è quasi più infido, poiché nasconde meglio l amaro miele che contiene.

    "Mi piace"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.