I tuoi capelli al di sopra del mare – Paul Celan

 

Pure i tuoi capelli si librano sopra il mare col ginepro d’oro.
Si fanno bianchi con lui, poi li coloro azzurro-pietra:
colore di quel borgo ove alla fine mi trassero e volsero a sud…
Mi legarono con funi ad ognuna allacciando una vela
e sputando su di me da fauci nebbiose cantarono:
«Oh vieni oltre il mare!»
Ma io dipinsi di porpora le mie ali come fosse una barca,
mi spirai da me stesso rantolante la brezza e presi il largo prima che dormissero.
Ora dovrei colorarli di rosso, i tuoi ricci, ma li amo azzurro-pietra:
Voi, occhi della città, ove io caddi e strascinato fui verso sud!
Col ginepro d’oro pure i tuoi capelli si librano al di sopra del mare.

Paul Celan

(Traduzione di Giuseppe Bevilacqua)

da “Papavero e memoria”, in “Paul Celan, Poesie”, “I Meridiani” Mondadori, 1998

∗∗∗

Dein Haar überm Meer

Es schwebt auch dein Haar überm Meer mit dem goldnen Wacholder.
Mit ihm wird es weiß, dann färb ich es steinblau:
die Farbe der Stadt, wo zuletzt ich geschleift ward gen Süden…
Mit Tauen banden sie mich und knüpften an jedes ein Segel
und spieen mich an aus nebligen Mäulern und sangen:
«O komm übers Meer!»
Ich aber malt als ein Kahn die Schwingen mir purpurn
und röchelte selbst mir die Brise und stach, eh sie schliefen, in See.
Ich sollte sie rot dir nun färben, die Locken, doch lieb ich sie steinblau:
O Augen der Stadt, wo ich stürzte und südwärts geschleift ward!
Mit dem goldnen Wacholder schwebt auch dein Haar überm Meer.

Paul Celan

da “Mohn und Gedächtnis”, Deutsche VerlagsAnstalt GmbH, Stuttgart, 1952

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