
Foto di Tommy Ingberg
Ci diciamo addio — e nello stesso istante
il mutamento si impossessa della terra
e la sua smania di cambiare è così grande
che il fiume ha ribrezzo della riva
le nuvole si disamorano del cielo
la mano destra saluta la sinistra
dicendole superba: — Ciao!
Aprile ormai non anticipa più il Maggio.
No, non vedremo più la primavera,
— il melampiro, vedi, sta sfiorendo —
oh, lotta del giallo e dell’azzurro!
L’estate calpesta i propri fiori,
tempo e spazio si sono ripudiati.
È morto il bianco: ci restano soltanto
i suoi sette orfanelli colorati.
In tutti i templi infuria lo sfacelo,
nei cimiteri folleggia la rapina —
tutto per colpa dell’addio
tra me e te, per colpa di un addio!
Bella Achatovna Achmadulina
(Traduzione di Serena Vitale)
da “Tenerezza e altri addii”, Guanda, Parma, 1971