Indizi – Marina Ivanovna Cvetaeva

Salvatore Fiume, A Susette (Ritratto di Marina Cvetaeva), 1956

 

Come spostando pietre:
geme ogni giuntura! Riconosco
l’amore dal dolore
lungo tutto il corpo.

Come un immenso campo aperto
alle bufere. Riconosco
l’amore dal lontano
di chi mi è accanto.

Come se mi avessero scavato
dentro fino al midollo. Riconosco
l’amore dal pianto delle vene
lungo tutto il corpo.

Vandalo in un’aureola
di vento! Riconosco
l’amore dallo strappo
delle più fedeli corde
vocali: ruggine, crudo sale
nella strettoia della gola.

Riconosco l’amore dal boato
– dal trillo beato –
lungo tutto il corpo!

Marina Ivanovna Cvetaeva

29 novembre 1924

(Traduzione di Pietro Antonio Zveteremich)

da “Secondo quaderno”, 1924, in “Marina Ivanovna Cvetaeva, Poesie”, Feltrinelli, 1979

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