
Michael Krüger
Adesso si vedono le sottili crepe
dell’ombra e là,
dove il ruscello va a srotolarsi nel lago
suscitando schiume marrone,
il giorno perde la sua chiarezza interiore.
E il vento affonda gli artigli
nei pallidi rami delle betulle
consegnando il suo dono.
Ah, il felice e che tutto
collega senza lamenti.
Adesso si vede brillare il sentiero
che porta al paese,
in ogni orma di piede sta in agguato il congedo.
Meglio sarebbe allinearsi
sulla sponda, in fila coi ciottoli –
in vista della giustizia superiore.
Sta passando un ultimo battello,
a bordo note canzoni
su un amore che non ha fine.
Il mondo è diventato così piccolo
che le rondini che volano basso
se lo inghiottono in volo.
Michael Krüger
(Traduzione di Anna Maria Carpi)
da “Spostare l’ora”, “Lo Specchio” Mondadori, 2015
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Dämmern
Jetzt sieht man die feinen Risse
im Schatten, und dort,
wo der Bach sich in den See wühlt,
daß es braun aufschäumt,
verliert der Tag sein helles Gemüt.
Und der Wind krallt sich
in das bleiche Geäst der Birken
und übergibt sein Geschenk.
Ach, das glückliche und, das alles
ohne Murren verbindet.
Jetzt sieht man den Weg aufleuchten,
der ins Dorf führt,
in jeder Fußspur lauert der Abschied.
Man müßte sich einreihen
in die Kette der Kiesel am Ufer,
um der höheren Gerechtigkeit willen.
Ein letztes Schiff fährt vorbei,
an Bord werden Schlager gesungen
über eine Liebe, die nicht vergeht.
Die Welt ist so klein geworden,
daß die Schwalben, die tief fliegen,
sie im Fluge verschlucken.
Michael Krüger
da “Umstellung der Zeit: Gedichte”, Suhrkamp Verlag, Berlin, 2013