
Maurits Cornelis Escher, Buccia, maggio 1955
Il color nocciola s’addensa nei miei occhi
come in rari fiori di cui sconosco il nome
in cieli distesi tra spazio e tempo.
La luce del tramonto assai simile all’alba
fiorisce di nuvole che fuggono la terra
oltre ogni miserevole dimensione umana.
Vivo nel silenzio
ma un gemito lungo sulle mie labbra
come il canto solitario dei poeti.
Nuvole anche questi
che mutano forme e lineamenti
impongono domande
sui giudizi e le condanne
donano vita ai miei sentimenti
m’allontanano dal destino.
Così libera da ogni dolore
gli altri mi vedono nella loro cecità.
Marcello Comitini
da “Donne sole”, Edizioni Caffè Tergeste, 2020