Vita – Lars Gustafsson

 

La vita scorre attraverso il mio tempo,
e io, un volto non rasato,
dove le rughe sono profonde, analizzo
le tracce.

Pensieri come bestiame,
avanzano sulla strada per bere,
estati perdute ritornano, ad una ad una,

profonda come il cielo viene la malinconia,
per la pianta di carice che fu,
e le nuvole che allora rotolavano più bianche,

eppure so che tutto è uguale,
che tutto è come allora e irraggiungibile;
perché sono al mondo,

e perché mi prende la malinconia?
E gli stessi lillà profumano come allora.
Credimi: c’è un’immutabile felicità.

Lars Gustafsson

(Traduzione di Enrico Tiozzo)

dalla rivista “Poesia”, Anno XXIII, Maggio 2010, N. 249, Crocetti Editore

∗∗∗

Liv

Liv strömmar genom min tid.
och jag, ett orakat ansikte,
dar vecken djupnar, granskar spåren

Tankar som boskap
fram till vågen för att dricka,
förlorade somrar återvänder, en för en,

kommer ett himmelsdjupt vemod
över ett stanrgras som var.
och molnen som rullade vitare då.

och anda vet jag att allt år detsamma
att allt år som då och oåtkomligt:
varför ar jag i världen.

och varför kommer det till mig?
Och samma syrener doftar som då:
Tro mig: det finns en oföränderlig lycka.

Lars Gustafsson

da “En privatmans dikter”, PAN/Norstedt, 1967

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