L’elogio della durata è
la condanna degli allibratori,
il purgatorio delle sale d’attesa,
la guerra di satelliti gravitazionali.
Polaroid di fontane ghiacciate, da
artefici ed inganni sono
spalmati sul dorso della realtà
sbattuta sulle nove colonne
del dramma quotidiano, mentre
la radio passa una canzone rivoluzionaria.
Messaggi in segreteria lasciati
a prendere polvere
fino ad esplodere di ricordi
con la memoria che
trabocca di dimenticanze.
Specchi, vetri e luci di Natale
appesi al labirinto delle idee,
un percorso di sopravvivenza all’amore
dove tutto si vince, quando
tutto sembra perso e
un folle all-in degli audaci
abbraccia la durata.
Thomas Amadei