
Foto di Moka
Da piccola pregavo
di non crescere
perché non volevo la morte
di chi mi ha insegnato la vita,
ma le cime hanno tagliato
chirurgicamente il blu
e il rumore della mattina,
che si muove con l’alba,
morbido attinge agli odori
come sospesi,
lì, m’attende il risveglio:
così la fanciullezza è già passato.
La durezza, la meraviglia
e il sogno sono i primi impulsi,
se ci sei anche tu.
Parole e nuvole,
Volubili e inafferrabili,
Eccole!
Sento le amare tristezze
che mi strappano la gioia,
là dove corre l’infinito,
dove le persone sono trasfigurate.
Il tempo non ha giocato a mio favore,
come la moglie del marinaio è triste
nella solitudine che il mare le restituisce,
a me è stata innestata un’idea:
la Poesia è un mondo
un modo d’essere
la porto sempre con me in uno zaino,
in un angolo di casa,
tra le nubi nere che attendono
d’esser baleno.
Moka
da “Un tempo assente”, Le Mezzelane Casa Editrice, 2019
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