«La vita è ricordarsi di un risveglio» – Sandro Penna

Franco Fontana, Mediterraneo, 1988

 

La vita è… ricordarsi di un risveglio
triste in un treno all’alba: aver veduto
fuori la luce incerta: aver sentito
nel corpo rotto la malinconia
vergine e aspra dell’aria pungente.

Ma ricordarsi la liberazione
improvvisa è più dolce: a me vicino
un marinaio giovane: l’azzurro
e il bianco della sua divisa, e fuori
un mare tutto fresco di colore.

Sandro Penna

da “Poesie (1927-1938)”, in “Sandro Penna, Poesie”, Garzanti, 1987

«Era la mia città, la città vuota» – Sandro Penna

Foto di Kees Scherer

 

Era la mia città, la città vuota
all’alba, piena di un mio desiderio.
Ma il mio canto d’amore, il mio più vero
era per gli altri una canzone ignota.

Sandro Penna

da “Poesie inedite” (1927-1955), in “Sandro Penna, Poesie”, Garzanti, 1987

Finestra – Sandro Penna

Josef Sudek, Son jardin fenetre, 1948

 

 

 

È caduta ogni pena.
Adesso piove
tranquillamente sull’eterna vita.
Là sotto la rimessa, al suo motore,
è — di lontano — un piccolo operaio.

Dal chiuso libro adesso approdo a quella
vita lontana. Ma qual è la vera
non so.
             E non lo dice il nuovo sole.

Sandro Penna

da “Poesie”, 1927-1938, in “Sandro Penna, Poesie”, Garzanti, 1987

«Il mare è tutto azzurro.» – Sandro Penna

Franco Fontana, Mediterraneo, 1988

 

Il mare è tutto azzurro.
Il mare è tutto calmo.
Nel cuore è quasi un urlo
di gioia. E tutto è calmo.

Sandro Penna

da “Poesie (1927-1938)”, in “Sandro Penna, Poesie”, Garzanti, 1987

«Mi nasconda la notte e il dolce vento» – Sandro Penna

Brassaï, “Le pont Neuf”, circa 1936

 

Mi nasconda la notte e il dolce vento.
Da casa mia cacciato e a te venuto
mio romantico amico fiume lento.

Guardo il cielo e le nuvole e le luci
degli uomini laggiù così lontani
sempre da me. Ed io non so chi voglio
amare ormai se non il mio dolore.

La luna si nasconde e poi riappare
— lenta vicenda inutilmente mossa
sovra il mio capo stanco di guardare.

Sandro Penna

da “Poesie (1927-1938)”, in “Sandro Penna, Poesie”, Garzanti, 1989