Tra gli infiniti luoghi della sera, torni qui, con il passo
brancolante e l’estremo di te stesso, torni come una falena
attratta dalle voci confuse dei giocatori, torni
e ti getti tra i numeri, afferri la boccia con tre fori,
infili il pollice e l’ultima falange del medio e dell’anulare,
avambraccio teso, polso diritto, gambe unite, guardi laggiù
il triangolo ammaliante dei dieci birilli,
cammini sulla pista oliata, cammini e qualcuno ti chiama
Lebowski, il grande Lebowski, qualcuno sussurra
adesso devi restare, devi restare, devi dare alla notte
la sua dizione più precisa, devi condurre il mondo intero
in queste vetrate, giungere al cuore del punteggio
con il gioiello della mano destra, devi
giungere a trecento, questo è il numero sancito.
Milo De Angelis
da “Linea intera, linea spezzata”, “Lo Specchio” Mondadori, 2021