
Paul Celan
Dentro gli occhi smarriti – leggi:
le orbite astrali, e del cuore, il bel
vorticoso Invano.
Le morti e tutto ciò
che ne venne. Delle generazioni
la catena, che
qui giace sepolta
e qui ancora pende, nell’etere,
sfiorando abissi. Di tutti
i volti la scrittura, in cui
si conficcò, sabbia sibilante, la parola – infime
eternità, sillabe.
Tutto
ebbe ali, anche
ciò che più pesa, nulla
che trattenesse.
Paul Celan
(Traduzione di Giuseppe Bevilacqua)
da “La rosa di nessuno”, in “Paul Celan, Poesie”, “I Meridiani” Mondadori, 1998
∗∗∗
Les globes
In den verfahrenen Augen – lies da:
die Sonnen-, die Herzbahnen, das
sausend-schöne Umsonst.
Die Tode und alles
aus ihnen Geborene. Die
Geschlechterkette,
die hier bestattet liegt und
die hier noch hängt, im Äther,
Abgründe säumend. Aller
Gesichter Schrift, in die sich
schwirrender Wortsand gebohrt—Kleinewiges,
Silben.
Alles,
das Schwerste noch, war
flügge, nichts
hielt zurück.
Paul Celan
da “Die Niemandsrose”, S. Fischer Verlag, 1963

Meravigliosa. RiV
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