«O azzurro della terra» – Paul Celan

Foto di Katia Chausheva

 

O azzurro della terra, o azzurro che tu m’hai recitato!
Io rivesto il mio cuore di specchi. Un popolo di carte stagnole
sta al servizio delle tue labbra: tu parli, tu guardi, tu regni.
Il tuo impero sta aperto, illuminato di te.

Se però si fa scuro in te, se cede l’azzurra
sorella terra dal centro delle tue parole,
metti il battente alla porta dell’immenso:
voglio nascondere i frantumi alla parete del cuore –
Rimane in questa camera il tuo andare un venire.

Paul Celan

(1950 circa)

(Traduzione di Michele Ranchetti e Jutta Leskin)

da “Conseguito silenzio”, Einaudi, Torino, 1998

***

«O Blau der Welt»

O Blau der Welt, o Blau, das du mir vorsprachst!
Ich leg mein Herz mit Spiegeln aus. Ein Volk von Folien
steht deinen Lippen zu Gebot: du sprichst, du schaust, du herrschest.
Dein Reich liegt offen, überglänzt von dir.

Doch dunkelts dir, doch weicht die blaue,
die Schwester Welt aus deiner Worte Mitte,
so leg den Riegel vor das Tor der Weite:
verhülln will ich die Scherben an der Herzwand –
In dieser Kammer bleibt dein Gehn ein Kommen.

Paul Celan

da “Die Gedichte aus dem Nachlaß”, Suhrkamp, Frankfurt am Main, 1997

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.