
Jorge Luis Borges
Un pittore ci aveva promesso un quadro.
Ora, nel New England, ho saputo che è morto. Ancora una volta ho sentito la tristezza di capire che siamo come un sogno. Ho pensato all’uomo e al quadro, perduti.
(Solo gli dèi possono promettere, perché sono immortali).
Ho pensato a un luogo già deciso che la tela non occuperà.
Poi ho pensato: se stesse lì, sarebbe col tempo una cosa di più, una cosa, una delle vanità o abitudini della casa; ora è illimitata, incessante, capace di qualsiasi aspetto e qualsiasi colore e non vincolata ad alcun luogo.
In qualche modo esiste. Vivrà e crescerà come una musica e starà con me fino alla fine. Grazie, Jorge Larco.
(Anche gli uomini possono promettere, perché nella promessa c’è qualcosa d’immortale).
Jorge Luis Borges
(Traduzione di Tommaso Scarano)
da “Fervore di Buenos Aires”, Adelphi, 2010
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The unending gift
Jorge Luis Borges
da “Fervor de Buenos Aires”, Editorial Imprenta Serrantes, 1923
