«Sento i tuoi passi nella sala» – Karin Boye

 

Sento i tuoi passi nella sala,
sento in ogni nervo i tuoi rapidi passi
che nessuno nota altrimenti.
Intorno a me soffia un vento di fuoco.
Sento i tuoi passi, i tuoi amati passi,
e l’anima fa male.

Cammini lontano nella sala,
ma l’aria ondeggia dei tuoi passi
e canta come canta il mare.
Ascolto, prigioniera dell’oppressione che consuma.
Nel ritmo del tuo ritmo, nel tempo del tuo
batte il mio polso nella fame.

Karin Boye

(Traduzione di Daniela Marcheschi)

da “Karin Boye, Poesie”, Le Lettere, Firenze, 1994

∗∗∗

«Jag känner dina steg i salen»

Jag känner dina steg i salen,
Jag känner i var nerv dina hastiga steg,
som annars ingen märker.
Omkring mig sveper en vind av eld.
Jag känner dina steg, dina älskade steg,
och själen värker.

Du går långt borta i salen,
men luften böljar av dina steg
och sjunger som havet sjunger.
Jag lyssnar, fången i förtärande tvång.
I rytmen av din rytm, i takten av din
slår min puls i hunger.

Karin Boye

da “Härdarna”Bonniers Förlag1927 

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