
Johan van der Keuken, Lucette, 1955
«Ti perderò come si perde un giorno
chiaro di festa: – io lo dicevo all’ombra
ch’eri nel vano della stanza – attesa,
la mia memoria ti cercò negli anni
floridi un nome, una sembianza: pure,
dileguerai, e sarà sempre oblio
di noi nel mondo.»
Tu guardavi il giorno
svanito nel crepuscolo, parlavo
della pace infinita che sui fiumi
stende la sera alla campagna.
Alfonso Gatto
da “Arie e ricordi”, (1940-1941), in “Poesie 1929-1941”, Mondadori, Milano, 1961