
Benedetto De Lisi, Le due amiche (particolare)
Di te, del tuo sguardo, del tuo corpo di donna
dei tuoi timori e del grigio annuncio del futuro
– cieco all’improvviso divenuto sordo –
tutto ho perduto.
Tutti i dolori e tutte le paure.
Né le tue gioie – mai potrei trovarle
nascoste dietro un velo di parole.
Non tue ma dei poeti
che scavalcano i monti
con l’orgoglio di chi conosce il cielo.
Volano
ti rapiscono con gli artigli delle aquile
ti portano più in alto dove è limpida l’aria.
Di tutto questo soffro. Ma tu
non puoi vederlo perché per te l’amore
sorge a un orizzonte rabbuiato dalle nuvole.
E mi accusi d’essere inetto ed incapace
di volare assieme a te,
di spegnere la sete che la luce infonde a chi
v’immerge le ali del sogno.
Cosa posso fare io cantore e cieco?
Trascino le mie ali lungo il mio deserto
di polvere e di gesso.
– Io poeta sordo al mio stesso canto.
Marcello Comitini
da “Quarto Giorno: poesie”, Edizioni Caffè Tergeste, 2018

L’ha ripubblicato su marcellocomitinie ha commentato:
Il blog Poesia in Rete di Titti de Luca Mi regala uno spazio tra i suoi poeti.
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