
Suchitra Bhosle, Grace, 2010
Tu, corpo senza peso, paurosa dolcezza
di braccia come ali, di mani come fiori,
tremar di palpebre basse, tenere labbra incolori,
capelli come un’erba bionda di sole e d’altezza.
Tu da così lontana lontananza venuta,
coi tuoi piccoli passi di smarrita fanciulla,
dentro la notte immensa e chiusa come il nulla,
a posar sul mio petto quest’angoscia tua muta.
Poi lenta levi il capo, e mi fissi negli occhi
gli occhi tuoi nudi, fondi, innamorati dentro,
e allora mi travolge la rapina d’un vento
di luce, e mi consuma come nuvola a fiocchi.
Diego Valeri
da “Poesie”, “Lo Specchio” Mondadori, 1967
