Destarmi accanto a te… – Diego Valeri

Foto di Jonas Hafner

 

Destarmi accanto a te, nella prima
luce, e vederti dormire,
così bianca, così fragile e fina
da sentirmi volontà di morire.

Baciare le tue palpebre molli,
bianche farfalle che volano via,
scoprendo due divini fiori
di nerazzurra malinconia.

Baciare il tuo viso mattutino
ancora bagnato di sonno,
il tuo viso esiguo di bambino,
tutto bianco e tenero e biondo.

Baciare su le tue labbra il profumo
della tua profonda primavera,
e tutta respirarti, con l’oscuro
mio cuore, bianca anima leggera.

Diego Valeri

da “Poesie”, “Lo Specchio” Mondadori, 1967

Metamorfosi dell’angelo – Diego Valeri

Arnold Genthe, Lee Miller, about 1927

 

Se mi sporgo a guardare dentro il pozzo
degli anni morti, vedo, in fondo all’ombra,
dilatarsi il chiarore del mattino
azzurro e bianco; e te, viso di perla,
occhi d’ambra dorata,
splendere, luce nella luce, arcana
verità del divino amore,
dolcissimo Angelo.

Ma qui, se qui ti cerco
fra terra e cielo, in questa
serenità del tardo tempo, nella
limpidezza del dì che si fa sera,
più non ti trovo, e invano
t’invoco, Angelo. Forse
t’ho per sempre perduto. O forse splendi
ancora, senza forma, nella vuota
aria d’intorno; sei la poca luce
che ancora dura…Questa
luce attonita; e l’ombra così lieve,
che vi trema sospesa,
come uno sguardo d’occhi bruni, come
un passar d’ali nere.

Diego Valeri

da “Poesie”, “Lo Specchio” Mondadori, 1967

Colomba – Diego Valeri

Paul Apal’kin, Portrait with a cameo

 

Come la colomba che si lìscia l’ala,
tu inchini il capo su la tenera curva
della spalla bianca; e l’ombra notturna
trema di dolcezza, tutta si rischiara.

Ala di colomba non è così dolce
come la tua spalla: par che ne scenda
un’acqua di luna e uguale si stenda
su le pure braccia raccolte in croce.

Diego Valeri

da “Terzo tempo”, “Lo Specchio” Mondadori, 1950

Una vetta – Diego Valeri

Donata Wenders, Untitled I, 2002

 

Eran disciolti veli di diafana bianchezza,
lievi come respiro, che passavano via,
sfiorando nevi e rocce d’una breve carezza
e subito svanendo nell’azzurra chiaría.

Nebbie del piano ardente, che il gran vento del mare
recava su le vette… Ma nell’ora beata
io sentivo e vedevo angeli trasvolare
su la terra in offerta tutta al cielo levata:

ali ali ali vedevo apparire e sparire
sul mio capo, com’ombre di pura luce, e un canto
divinamente triste mi pareva d’udire
d’ogni parte fluire dentro il silenzio santo…

Oh, l’anima era sopra di sé, sopra la vita,
alta sul suo soffrire, come in un paradiso!
Alta sopra la stessa soavità infinita
delle tue mani, amore, posate sul mio viso.

Diego Valeri

daPoesie”, “Lo Specchio” Mondadori, 1967