
Ghiannis Ritsos
[…]
È dunque così semplice la vita. Così bella.
La madre si china sul suo piatto e piange.
Il padre le appoggia la mano sulla spalla.
« È per la felicità », si giustifica lei.
E noi guardiamo dalle finestre aperte
la notte immensa e diafana con la luna sottile
come un dito dimenticato tra le pagine
azzurre di un libro tranquillo, chiuso.
[…]
Ghiannis Ritsos
(Traduzione di Nicola Crocetti)
da: “La casa morta”, 1959; in “Quarta dimensione”, 1972
da “Poeti greci del Novecento”, “I Meridiani” Mondadori, 2010
