
Alejandra Pizarnik, foto di Sara Facio
Messaggeri nella notte hanno annunciato ciò che non udimmo.
Si è cercato sotto l’ululato della luce.
Si è voluto fermare l’avanzare delle mani inguantate
che strangolavano l’innocenza.
E se si sono nascoste nella casa del mio sangue,
per quale motivo non mi trascino fino all’amato
che muore dietro la mia tenerezza?
Perché non fuggo
e mi inseguo con coltelli
e mi deliro?
Di morte si è intessuto ogni istante.
Io divoro la furia come un angelo idiota
invaso da erbacce
che gli impediscono di ricordare il colore del cielo.
Però io e loro sappiamo
che il cielo ha il colore dell’infanzia morta.
Alejandra Pizarnik
(Traduzione di Roberta Buffi)
da “Alejandra Pizarnik, Poesia completa”, Lietocolle, 2018
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La danza immóvil
Mensajeros en la noche anunciaron lo que no oímos.
Se buscó debajo del aullido de la luz.
Se quiso detener el avance de las manos enguantadas
que estrangulaban a la inocencia.
Y si se escondieron en la casa de mi sangre,
¿cómo no me arrastro hasta el amado
que muere detrás de mi ternura?
¿Por qué no huyo
y me persigo con cuchillos
y me deliro?
De muerte se ha tejido cada instante.
Yo devoro la furia como un ángel idiota
invadido de malezas
que le impiden recordar el color del cielo.
Pero ellos y yo sabemos
que el cielo tiene el color de la infancia muerta.
Alejandra Pizarnik
da “Las aventuras perdidas” (1958), in “Alejandra Pizarnik, Poesía Completa”, Lumen Barcellona, 2001
