
Foto di Elda Papa
È nel dispiegarsi minuto
delle ore che incede
una troppo maestosa
solitudine. È un sipario
stracciato un animale
che apre un varco feroce
nella commedia di parole vane:
non montagne sacre
ma piccole spazzature
damine di filo spinato
acrobati di stracci
belve di mattonella,
così si fanno largo
i miracoli non visti
così premendo alle pupille,
un fragoroso segno
della croce: sì,
ce l’hai fatta
a diventare celeste
madre equilibrista.
Chandra Livia Candiani
da “Bevendo il tè con i morti”, Interlinea, Novara, 2015
