Quando su Praga piove il giallo e l’oro
dell’autunno decrepito e il fogliame
risplende come un mare di lucerne,
quando una fredda luce bagna i tronchi
dei castagni che annusano la nebbia,
gelide lame di malinconia
mi trafiggono il cuore e tremo e piango.
Una solenne musica straziante
scorre come un corteo d’urne e di spade,
ma dopo frecce e raggere di lampi
cadenti come le scaglie d’un drago,
come un balsamo d’erbe la musica
s’addolcisce nel fioco gocciolìo
del fiume sul cristallo della luna.
Angelo Maria Ripellino
da “Angelo Maria Ripellino, Poesie prime e ultime”, a cura di Federico Lenzi e Antonio Pane, Torino, Aragno, 2006