
Foto di Hengki Koentijoro
Si dice che Dio, che non parla, però respira nel palpito mimetizzato della razza in fondo al mare
e che per dissetarsi saltella col passo gentile anche se cauto del gerbillo nel deserto
da una pianta a un’altra pianta arida.
Così da una radice a una radice
secca balzella, e non è Dio, la parola
e non ha i denti acuti del gerbillo
e meno mimetica della razza sul fondo
se profonda respira si scopre allo strale
che ne fa sanguinare l’agonia.
Così ho visto sanguinare l’amore,
l’amore parlante, l’ho visto bere inequivocabile alla propria sete.
Se Dio non parla, e lo sappiamo che non parla,
forse in agguato ascoltava, già colpita, accostarglisi la preda
mentre il filo di sangue colava, gambo succolento, già sul fondo.
Piero Bigongiari
13 settembre ’72
da “L’infinito si allontana finito dall’uomo”, in “Moses, Frammenti del poema”, “Lo Specchio” Mondadori, 1979