
Toni Schneiders, Self Portrait, 1952
49.
Alquist aspetterà il mio ritorno, ma è inutile.
Io sono un labile, lamentoso carnevale
con il midollo conigliesco dell’autunno.
Gli amici potrebbero testimoniare la mia inesistenza,
il mio umido stato di maschera, a stento
tenuta in piedi da apotecarie ricette.
Stracci di nebbia su un corroso stradivario
e un’arruffata bambagia con occhi sgranati:
ecco il mio identikit, perché è chiaro
che io non sono, ma sono un viluppo di invidia
di quelli che sono, e nessuno mi ha visto
come fastidio di carne, benché tutti sappiano
che fitta mestizia annegrisce il mio sangue.
Finita la festa, non tornerò. Me ne vado nella caligine,
con lunghe bende di Lazzaro, stelle filanti.
Angelo Maria Ripellino
da “Notizie dal diluvio”, Einaudi, Torino, 1969