«La mia strada non passa vicino alla-tua casa» – Marina Ivanovna Cvetaeva

 

Dal ciclo «il commediante»

La mia strada non passa vicino alla-tua casa.
La mia strada non passa vicino alla-casa di nessuno.

E tuttavia io smarrisco il cammino
(specialmente di primavera!)
e tuttavia mi struggo per la gente
come il cane fa sotto la luna.

Ospite dappertutto gradita,
non lascio dormire nessuno!
E con il nonno gioco agli ossi,
e con il nipote – canto.

Di me non s’ingelosiscono le mogli:
io sono una voce e uno sguardo.
E a me nessun innamorato
ha mai costruito un palazzo.

Le vostre generosità non richieste
mi fanno ridere, mercanti!
Da me stessa mi erigo per la notte
e ponti e palazzi.

(Ma ciò che dico – non ascoltarlo!
È tutto un inganno di donna!)
Da sola al mattino demolisco
la mia creazione.

Le magioni – come covoni di paglia – niente!
La mia strada non passa vicino alla-tua casa.

Marina Ivanovna Cvetaeva

27 aprile 1920

(Traduzione di Pietro Antonio Zveteremich)

da “Marina Ivanovna Cvetaeva, Poesie”, Feltrinelli, Milano, 1979

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