
Foto di Charles March
Se è vero che il gelo
soppianterà il timido calore
delle nostre mani avvinte
e noi non avremo altra sorte
nella terra bagnata dalla pioggia
delle foglie d’autunno
è vero che andranno in polvere i mondi
Le ere franeranno senza rumore
come castelli di cenere
sul focolare che nessuno smuove
nella casa disabitata
solo il vento farà fremere le porte
finché imputridiranno sotto il cielo
quando anche il tetto si sarà scoperchiato
Questo e non altro rimarrà della casa
e l’Eterno sarà detto l’Assente
Lalla Romano
da “Da una ruvida mano”, in “Lalla Romano, Opere”, “I Meridiani” Mondadori, 1991