«Se la vita sapesse il mio amore!» – Sandro Penna

Camille Claudel, L’Aurore, bronze, 1908

 

Se la vita sapesse il mio amore!
me ne andrei questa sera lontano.
Me ne andrei dove il vento mi baci
dove il fiume mi parli sommesso.

Ma chi sa se la vita somiglia
al fanciullo che corre lontano…

Sandro Penna

da “Poesie (1927-1938)”, in “Sandro Penna, Poesie”, Garzanti, 1989

«Fuggono i giorni lieti» – Sandro Penna

 

Fuggono i giorni lieti
lieti di bella età.
Non fuggono i divieti
alla felicità.

Sandro Penna

da “Poesie inedite”, 1927-1955, in “Sandro Penna, Poesie”, Garzanti, 1987

«Sempre affacciato a una finestra io sono» – Sandro Penna

 

Sempre affacciato a una finestra io sono,
io della vita tanto innamorato.
Unir parole ad uomini fu il dono
breve e discreto che il cielo mi ha dato.

Sandro Penna

da “Stranezze”, 1957-1976, in “Sandro Penna, Poesie”, Garzanti, 1987

«Mi adagio nel mattino» – Sandro Penna

Kees van Dongen, “Primavera”, 1908, San Pietroburgo, Hermitage

 

Mi adagio nel mattino
di primavera. Sento
nascere in me scomposte
aurore. Io non so più
se muoio o pure nasco.

Sandro Penna

da “Poesie giovanili ritrovate”, 1927-1936, in “Sandro Penna, Poesie”, Garzanti, 1987

Il vegetale – Sandro Penna

Raffaele Belliazzi, Il riposo

 

Lasciato ho gli animali con le loro
mille mutevoli inutili forme.
Respiro accanto a te, ora che annotta,
purpureo fiore sconosciuto: assai
meglio mi parli che le loro voci.
Dormi fra le tue verdi immense foglie,
purpureo fiore sconosciuto, vivo
come il lieve fanciullo che ho lasciato
dormire, un giorno, abbandonato all’erbe.

Sandro Penna

da “Poesie (1927-1938)”, in “Sandro Penna, Poesie”, Garzanti, 1987