
Josef Sudek, Untitled, n.d.
Avevi il profumo
che hanno solo
i giardini in estate,
freschi
d’acqua pura
e delicata menta.
Le tue parole
incendiavano la notte,
la tua pelle,
i miei sensi.
Ricordi
ti chiamavo l’accigliata
Tenero amore
dagli occhi inquieti,
nella nostra piccola casa
di bianchi fiori nei vasi
e di tramonti dorati.
Nelle notti afose
ti alzavi dal letto
tutta nuda
per aprire i vetri
e far entrare le stelle,
fresche stelle
d’antica luce,
poi tornavi
tra le mie braccia
e mi stringevi forte
come durante un temporale.
Presto tornerà
la calda stagione
ma tu non tornerai
Alba di rugiada,
altri paesaggi
guardano ora i tuoi occhi,
i tuoi occhi grandi
come sorgenti lunari
dove io dissetavo
il mio cuore di sale.
Giorgio Peddio




