
Foto di Paul Apal’kin
Perdono pe’ nostri dolci peccati
Per avere spesso guardato
Teneramente dissiparsi il giorno
Dall’ombra e il silenzio dei casini
Sognando di andare con una fanciulla
Senza seni lungo l’Arno rosa
E la voglia di piangere racchiusa
Nel cuore come un’onda preziosa.
Perdono per esserci creduti forti
Più della morte quando passavano
I carri e i funerali per le strade
Odorate di cipria e di fiori
E volevamo portare a casa cantando
L’immagine dei baci, la voglia
Di stringer l’età amara che non fugga,
D’entrare nelle chiese che non han più soglia.
Mario Luzi
da “Poesie ritrovate”, Garzanti, 2003




