
Foto di Kenro Izu
Buttate pure via
ogni opera in versi o in prosa.
Nessuno è mai riuscito a dire
cos’è, nella sua essenza, una rosa.
Giorgio Caproni
da “Res Amissa”, Garzanti, 1991
Foto di Kenro Izu
Buttate pure via
ogni opera in versi o in prosa.
Nessuno è mai riuscito a dire
cos’è, nella sua essenza, una rosa.
Giorgio Caproni
da “Res Amissa”, Garzanti, 1991
Man Ray, Lee Miller, 1930 s
Nella sera bruciata
di sale, ahi se lontana
al lume della riviera
ritornerai, negata
nel tuo viso vitale.
Farai sera corale
di lacrime, quando il tuo nome
ripeterò: una vana
vampa che si consuma
in cenere al tuo davanzale.
Giorgio Caproni
da “Cronistoria” (1938-1942), in “Giorgio Caproni, L’opera in versi”, “I Meridiani” Mondadori, 1998
Trude Fleischmann, Tilly Losch-James, 1932
Rivedo il tuo paese
di sassi rossi — le sere
così acute negli occhi,
tra i pini e le specchiere
celesti.
Rivedo
i tuoi netti confini
d’iridata fanciulla
— il fuoco sulla bocca
d’una chiusa rincorsa.
Rivedo la tua rocca
distrutta — i tuoi primi
passi, dove la strada
dissentita trabocca.
Giorgio Caproni
da “Cronistoria”, 1938-1942, in “Giorgio Caproni, L’opera in versi”, “I Meridiani” Mondadori, 1998
Dipinto di Carl Vilhelm Holsøe
Dov’hai lasciato le ariose collane,
e i brividi, ed il sangue? Nel lamento
vasto che un pianoforte da lontane
stanze nel novilunio gronda, io sento
la tua voce distrutta − odo le trame
in rovina, e l’amore morto. Il vento
preme profondo un portone – d’un cane
entro la notte, il gemitío un accento
pone di gelo nel petto. E tu i fini
denti, perché tu non riaccendi, amore,
qui dove alzava di brace i suoi vini
sul selciato ogni giovane? Un madore
di brina, ora il giornale dove i primi
crimini urlano copre, e il tuo cuore.
Giorgio Caproni
da “Il passaggio d’Enea” (1943- 1955), in “Giorgio Caproni, L’opera in versi”, “I Meridiani” Mondadori, 1998
Herbert James Draper, Pot Pourri, 1897
Tutti riceviamo un dono.
Poi, non ricordiamo più
né da chi né che sia.
Soltanto ne conserviamo
– pungente e senza condono –
la spina della nostalgia.
Giorgio Caproni
da “Res Amissa”, Garzanti, 1991