
Eugenio De Signoribus
luce inerme, irredenta luce
che bruci nel mondo inospitale
tra i solchi scellerati e i cancelli
fissati dalla mente criminale…
nell’angolo cieco o nel vuoto delle stanze
tu sei, o nel pianto del luminìo campale…
il faro ipocrita illumina le bande
ma tu esisti, e cerchi i tuoi fratelli
Eugenio De Signoribus
da “Istmi e chiuse” Marsilio, 1996
