L’angelo di sabbia – Rafael Alberti

Foto di Alessio Albi

 

Sul serio, nei tuoi occhi era il mare due bimbi che mi spiavano,
timorosi di lacci e di parole dure.
Due bimbi della notte, terribili, espulsi dal cielo,
la cui infanzia era un furto di barche e un delitto di soli e lune.
Dormi. Chiudili.
Vidi che il vero mare era un ragazzo che saltava nudo,
offrendomi un piatto di stelle e un riposo d’alghe.
Sí sí! Già la mia vita diventava, era già, un litorale staccato.
Tu, però, risvegliandoti, mi annegasti nei tuoi occhi.

Rafael Alberti

(Traduzione di Vittorio Bodini)

da “Degli angeli”, Einaudi, Torino, 1966

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El ángel de arena

Seriamente, en tus ojos era la mar dos niños que me espiaban,
temerosos de lazos y palabras duras.
Dos niños de la noche, terribles, expulsados del cielo,
cuya infancia era un robo de barcos y un crimen de soles y de lunas.
Duérmete. Ciérralos.
Vi que el mar verdadero era un muchacho que saltaba desnudo,
invitándome a un plato de estrellas y a un reposo de algas.
¡Sí, sí! Ya mi vida iba a ser, ya lo era, litoral desprendido.
Pero tú, despertando, me hundiste en tus ojos.

Rafael Alberti

da “Sobre los ángeles”, Ediciones de la Compañía Ibero-Americana de Publicaciones S. A., Madrid, 1929

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