Due – Pierluigi Cappello

 

Lascio la camera com’era quando era nei tuoi occhi,
incontrarti è il sapore che trattengo nel sorso di caffè.

Tra il piacere e quel che resta del piacere
il mio corpo sta come un posto dove si piange
perché non c’è nessuno.

Un giorno settembre era limpido e ventoso
il silenzio ammutoliva, la terra tornava al cielo.

Pierluigi Cappello

da “Mandate a dire all’imperatore”, Crocetti Editore, 2010

Un commento su “Due – Pierluigi Cappello

  1. Avatar di Flavia Tomassini Flavia Tomassini ha detto:

    L’ha ripubblicato su I lacci che legano.

    "Mi piace"

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.