«Non ci saranno più parole» – Evgenij Aleksandrovič Evtušenko

 

Non ci saranno più parole, lo sai
né qui, né altrove
né parole a dire ciò che è stato
né parole a dire ciò che non è più
mi resta un pacco mai spedito
e un libro desiderato
mi resta un letto non ancora disfatto
e musiche mute e parole strozzate
e immagini sfocate
mi resta la sciatta e affrettata gentilezza
di una conversazione lampo
moneta di latta
da gettare ai pezzenti per strada.

Evgenij Aleksandrovič Evtušenko

(Traduzione di Giovanni Buttafava)

da “Le betulle nane”, “Lo Specchio” Mondadori, 1974

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