
Mimmo Jodice, Elena, 1966
Le ragazze, quelle che camminano
con stivali di occhi neri
sui fiori del mio cuore.
Le ragazze, che abbassano le lance
sui laghi delle proprie ciglia.
Le ragazze che lavano le gambe
nel lago delle mie parole.
Velimir Chlébnikov
(Traduzione di Angelo Maria Ripellino)
1919-21.
da “Poesie di Chlébnikov”, Einaudi, Torino, 1968
Si confronti il frammento con le seguenti parole del profeta Zangezi:
E voi fanciulle dagli occhi stivali,
che con gli unti stivali delle notti
camminate sul cielo del mio canto,
scagliate le monete dei vostri occhi,
sulle grandi strade seminandole!
Strappate il pungiglione delle vipere
dalle vostre trecce sibilanti! (III, 343).
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«Девушки, те, что шагают»
Девушки, те, что шагают
Сапогами черных глаз
По цветам моего сердца.
Девушки, опустившие копья
На озера своих ресниц.
Девушки, моющие ноги
В озере моих слов.
Велимир Хлебников
da “Sobranie proizvedenij”, a cura di Jurij Tynjanov e Nikolàj Stepànov, Leningrado, 1928-1933, (V, 74-75)