«Scrivi, scrivi» – Giorgio Manganelli

Minor White, Twisted Cypress and Sea, 1950 

I

Scrivi, scrivi;
se soffri, adopera il tuo dolore:
prendilo in mano, toccalo,
maneggialo come un mattone,
un martello, un chiodo,
una corda, una lama;
un utensile, insomma.
Se sei pazzo, come certamente sei,
usa la tua pazzia: i fantasmi
che affollano la tua strada
usali come piume per farne materassi;
o come lenzuoli pregiati
per notti d’amore;
o come bandiere di sterminati
reggimenti di bersaglieri.

II

Usa le allucinazioni: un
ectoplasma serve ad illuminare
un cerchio del tavolo di legno
quanto basta per scrivere una cosa egregia –
usa le elettriche fulgurazioni
di una mente malata
cuoci il tuo cibo sul fuoco del tuo cuore
insaporisci della tua anima piagata
l’insalata, il tuo vino
rosso come sangue, o bianco
come la linfa d’una pianta tagliata e moribonda.

III

Usa la tua morte: la gentilezza
grafica gotica dei tuoi vermi,
le pause elette del nulla
che scandiscono le tue parole
rantolanti e cerimoniose;
usa il sudario, usa i candelabri,
e delle litanie puoi fare
un bordone alla melodia – improbabile –
delle sfere.

IV

Usa il tuo inferno totale:
scalda i moncherini del tuo nulla;
gela i tuoi ardori genitali;
con l’unghia scrivi sul tuo nulla:
a capo.

Giorgio Manganelli

23 /1 /’61

da “Poesie”, Crocetti Editore, 2006

«Accetterò la morte in tutte le sue forme» – Giorgio Manganelli

Foto di Kaveh Hosseini

 

Accetterò la morte in tutte le sue forme:
mi riconcilierò, già lo comprendo,
con il limite delle scatole di latta,
accetterò, gli sarò amico,
il durissimo mattone, le stagioni che muovono
il grembo delle donne.
Accetterò gli assensi ed i rifiuti
la donna consumata
la donna che rifiuta
le visioni a mucchio, senza senso,
l’affronto dei miracoli –
toccherò con grande pazienza
il mio corpo mediocre, l’onta delle membra,
notando i dolci segni
della mia consumazione –
deposta ogni ambizione astratta
mi conforterò nell’indulgenza
dell’amichevole peccato.

Giorgio Manganelli

’54-’55

da “Giorgio Manganelli, Poesie”, Crocetti Editore, 2006