«di tutto questo niente. questo niente» – Gabriele Frasca

Foto di Paolo Corradini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

     di tutto questo niente. questo niente
addosso. come un corpo. questa veste
che stinge. sciupa. smaglia fra le leste
unghie degli anni. queste luci spente
      inesorabilmente. questa mente
forata e querula. di tutte queste
ore rincorse a farne specchio e teste
per le trascorse e immerse. resta niente.
    come la spugna tutto si contiene.
si sputa. si riassorbe. mentre il siero
che ci sommerge ingrossa. e al dopo viene
     un dopo. un niente al niente. finché intero
lento sovviene il gusto dell’insieme.
mastice cieco. che anima il pensiero.

Gabriele Frasca

da “Lime”, Torino, Einaudi, 1995

mal tardato remo – Gabriele Frasca

Ralph Gibson, Hand on Door, 1969

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

àlzati, apri la porta, e dopo chiudila,
riaprila, e ancora chiudila, ma quante
volte, ma quante ancora, e quanto grande
il numero degli attimi, dei nudi
minuti, ore che spoglie, a caso, inutili
andarono, chiudendo, aprendo, vennero
affrante, o solite, contale, muti
calcoli, di chi aprí, di chi trattenne
un istante la porta, e poi finisce,
e poi finisce che non apri piú,
non chiudi piú, e poi finisce che tu
stai lí, fermo, alla porta, e poi finisce

Gabriele Frasca

da “Lime”, Torino, Einaudi, 1995